Al Presidente
del
Consiglio Comunale
di
Palazzolo Acreide
Al Sindaco
Alla
Giunta Municipale
Oggetto: ORDINE DEL GIORNO URGENTE A SOSTEGNO
DELLA CAMPAGNA PER IL “REDDITO DI DIGNITA’”
PREMESSO che:
ü nelle
previsioni Eurostat del 3 ottobre 2005, si indicava l’Italia come “uno dei
Paesi dell’Unione Europea con il più elevato tasso di rischio di povertà;
ü senza
interventi sociali e di sostegno al reddito il rischio di povertà e disagio
sociale ed economico potrebbe avere effetti devastanti”;
ü dal
2008 al 2014 la crisi in Italia ed Europa, secondo i dati Istat, ha raddoppiato
e quasi triplicato i numeri della povertà relativa ed assoluta;
ü sono
infatti 10 milioni quelli in povertà relativa, il 16,6% della popolazione
complessiva, ed oltre 6 milioni, il 9,9% della popolazione, in povertà assoluta;
ü oltre ai
dati relativi alla condizione specifica della povertà, dobbiamo comprendere nel
computo finale tutte quelle fasce sociali a rischio povertà: dai working poor
(oltre 3,2 milioni di lavoratori e lavoratrici) ai precari, dagli over 50 senza
alcun lavoro alle donne, dai migranti ai giovani, dagli anziani a coloro che
hanno difficoltà abitative il numero dei soggetti a rischio potrebbe aumentare
in maniera esponenziale;
ü questi
dati, congiuntamente alle trasformazioni produttive avvenute con la rivoluzione
informatica e la deregolamentazione del mercato del lavoro, rappresentano la
più urgente necessità di avviare una stagione che individui nuovi strumenti e
nuovi diritti per la protezione sociale e delle persone in difficoltà economica;
ü il
Reddito Minimo o di Cittadinanza è un supporto al reddito che garantisce una
rete di sicurezza per coloro che non possono lavorare o accedere ad un lavoro
in grado di garantire un reddito dignitoso o non possono accedere ai sistemi di
sicurezza sociale (ammortizzatori socio-economici) perché li hanno esauriti (esodati,
mobilità) o non ne hanno titolo o vi accedono in misura tale da non superare la
soglia di rischio di povertà;
ü il
Reddito Minimo o di Cittadinanza garantisce uno standard minimo di vita per gli
individui e per i nuclei familiare di cui fanno parte che non hanno adeguati strumenti
di supporto economico;
ü il Reddito
Minimo o di Cittadinanza è anche uno strumento fondamentale di contrasto alle
mafie, in una fase di grave crisi e di aumento della povertà e delle
diseguaglianze sociali, perché toglie ossigeno a chi sfrutta il bisogno di
lavoro trasformandolo in ricatto economico per alimentare circuiti criminali
che approfittano della povertà o per fare dei posti di lavoro merce per il voto
di scambio, imponendo, invero, al contrario, un diritto che rende le persone
meno deboli anche di fronte a chi ne vuole sfruttare i bisogni e le fragilità;
ü in
Europa esistono ormai da decenni strumenti di sostegno al reddito destinati
alle persone e che in diverse misure intervengono a seconda delle diverse
necessità dell’individuo, sia esso un lavoratore precario o uno studente, un
genitore singolo o un lavoratore autonomo, un nucleo familiare o un disoccupato
di lunga durata;
ü il
Reddito Minimo o di Cittadinanza, interviene dunque oltre quelle misure di
sostegno più afferenti il mondo del lavoro (come il sussidio di disoccupazione)
ed arriva anche laddove il sistema del lavoro non è in grado di garantire
quelle protezioni sociali diverse ma altrettanto necessarie;
ü la
Risoluzione del Parlamento Europeo sul Ruolo del Reddito Minimo, nella lotta
contro la povertà e nella promozione di una società inclusiva in Europa (16
ottobre 2010) evidenzia che questo è lo strumento che può “contribuire al
miglioramento della qualità della vita e che offra a tutti la possibilità di
partecipare alla vita sociale, culturale e politica come pure di vivere
dignitosamente” e che è “il diritto fondamentale della persona a disporre di
risorse economiche e prestazioni sociali sufficienti per vivere conformemente
alla dignità umana”;
ü in
molti paesi europei, chi ha diritto ad un beneficio economico può accedere in
maniera altrettanto certa a quelle “prestazioni sociali” sopra citate (o
reddito indiretto) e cioè una pluralità di benefici quali il sostegno per
l’affitto, la salute, i trasporti, gli studi, la formazione etc.;
ü malgrado
molte risoluzioni europee incoraggino gli Stati membri (dunque anche l’Italia)
a definire una soglia di Reddito Minimo o di Cittadinanza, ad oggi in Italia
non vi è alcuna legge che garantisca una protezione economica per coloro che
vivono al di sotto della cosiddetta soglia di povertà;
ü la
necessità di definire dunque una soglia economica, un beneficio di base, è
urgente e le indicazioni europee sono già un’ottima bussola tanto per
determinare la soglia di accesso quanto per regolare l’erogazione del Reddito
Minimo o di Cittadinanza;
ü il
Reddito Minimo o di Cittadinanza è una garanzia economica destinata alla
persona così da definire una soglia di reddito sotto la quale nessun individuo
deve scendere;
ü non è
più procrastinabile una misura nazionale di Reddito Minimo o di Cittadinanza,
per prevenire il rischio di impoverimento delle persone;
ü la
misura deve essere rivolta a coloro che già sono in una condizione di povertà
economica, a coloro che in un dato momento della loro vita si trovano nella
condizione di non poter lavorare o che hanno un reddito che non permette loro
di vivere una vita dignitosa, o che hanno perso i benefici degli ammortizzatori
sociali o che sono in ogni modo al di sotto di una certa soglia economica;
ü è altrettanto
urgente tenere in considerazione le conseguenze sociali prodotte dalla crisi
economica e come indicato dalla Risoluzione europea del 2010 “che anche in
periodi di crisi, i regimi di Reddito Minimo, non andrebbero considerati un
fattore di costo, bensì un elemento centrale della lotta alla crisi”;
ü il tema
della garanzia di un Reddito Minimo o di Cittadinanza, negli ultimi decenni, ha
visto un enorme consenso dal punto visto sociale e politico in Europa così come
in Italia;
ü dibattiti,
campagne nazionali ed internazionali, studi, articoli di stampa, saggi,
proposte di legge sono state promosse e portate avanti da tante organizzazioni,
studiosi, esperti del settore, movimenti etc.;
ü il
sostegno economico garantirà un aumento della disponibilità di liquidità da parte
delle classi meno abbienti;
ü con il
conseguente aumento della spesa da parte delle famiglie percettrici di reddito
si innescherà un aumento dei consumi e della domanda interna di beni e servizi
quindi un aumento delle quote di mercato a cui le imprese italiane possono
attingere, andando a sostenere così la Domanda Aggregata, specificatamente
nella componente dei consumi, che le teorie economiche (vedi Keynes) pongono
come fattore cruciale per uno sviluppo economico che sia orientato al
medio-lungo periodo;
ü il
reddito di cittadinanza o reddito minimo non è solo una misura passiva di
contrasto alla povertà;
ü il
sostegno all’autonomia delle persone potrà liberare nuove energie sociali in
grado di alimentare forme di nuova partecipazione alla società, una opportunità
per i beneficiari di avviare una nuova iniziativa sia individuale che attraverso
una nuova cooperazione verso nuovi progetti di vita, perché in grado di
liberare nuove energie oggi compresse dalla imminente necessità di
sopravvivenza.
VALUTATE:
ü la
piattaforma della campagna lanciata dall’Associazione “Libera” sul “Reddito di
Dignità” con la quale si richiede di istituire il Reddito minimo o Reddito di
cittadinanza;
ü le
gravi condizioni di povertà in cui si trovano tanti cittadini, la crisi
economica, il rischio povertà a cui possono incorrere numerose persone, con l’aumento
delle diseguaglianze ed il rafforzamento dell’economia criminale e del potere
delle mafie;
ü le
esperienze già presenti in alcuni Paesi e le risoluzioni europee;
ü l’esistenza
già di alcuni disegni di legge in discussione in Senato.
RITENUTO utile
un indirizzo programmatico del Consiglio, del Sindaco e della Giunta, Organi
istituzionali del Comune di Palazzolo Acreide, per la realizzazione di azioni
di promozione del pieno sviluppo di ciascuno, che non può essere separato da
quello dell’altro, soprattutto in una fase come l’attuale in cui la crisi
aumenta drammaticamente le situazioni di marginalità e fragilità sociali.
CONSIDERATO che è
compito prioritario di un’Amministrazione promuovere la coesione sociale,
attivandosi per far sì che nessuno sia lasciato solo, soprattutto chi si trova
in condizioni di difficoltà.
VERIFICATO che
tutte le Amministrazioni locali si sono ritrovate, in particolare nell’ultimo
quinquennio, a subire i tagli operati dallo Stato centrale, che hanno reso
sempre più scarse e insufficienti le risorse per sostenere la domanda di
servizi alle persone in condizioni di marginalità, disagio e povertà.
CONSIDERATO, infine, che non necessita alcun parere
di regolarità tecnica, in quanto trattasi di atto di mero indirizzo e nessun
parere di regolarità contabile in quanto la proposta non comporta riflessi
diretti o indiretti sulla situazione economico – finanziaria o sul patrimonio
dell’Ente.
SI
RICHIEDE CHE IL CONSIGLIO COMUNALE, LA GIUNTA E IL SINDACO:
·
aderiscano alla campagna, lanciata
dall’Associazione “Libera” e dal “Gruppo Abele” sul “Reddito di dignità”, con
la quale si chiede l’istituzione del Reddito Minimo o di Cittadinanza;
·
assumano, per suo effetto, l’impegno a
realizzare sul territorio azioni di promozione delle tematiche oggetto della
campagna, quali la legalità, la lotta alla criminalità e la promozione della
coesione sociale, coinvolgendo associazioni, comitati, sindacati, movimenti;
·
pubblicizzino l’adesione alla campagna
attraverso i consueti canali di comunicazione e attraverso un apposito banner, con
collegamento diretto al sito della campagna www.campagnareddito.eu, sul sito
istituzionale del Comune di Palazzolo Acreide;;
·
diano atto che la presente deliberazione atto
non comporta spesa per l’Ente;
·
diano altresì atto che il presente
provvedimento verrà pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente, alla sezione
“Amministrazione Trasparente”, ai sensi dell’art. 26 del D.lgs. 33/2013.
Palazzolo
Acreide, 14 aprile 2015
Il Consigliere
Comunale