sabato 2 maggio 2015

“100 giorni per un reddito di dignità contro la povertà e le mafie” (dichiarazione dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

“100 giorni per un reddito di dignità contro la povertà e le mafie”
Desidero innanzitutto ringraziare la rete associativa TILT!, di cui faccio anche parte, e il Consigliere del XIII Municipio di Roma, Matteo Manenti, per avermi fornito le bozze da cui ho ricavato l’ordine del giorno.
Si tratta di un documento abbastanza lungo, che ho preferito non sintetizzare, per consentire, a chi interessato, un approfondimento serio e completo della tematica.
Quella dei 100 giorni per il reddito di dignità è una campagna nazionale lanciata da Libera e dal Gruppo Abele, dando seguito allo impegno storico per la giustizia sociale e consequenziale alla campagna denominata “Miseria Ladra”.
Alla campagna hanno già aderito 68.676 sostenitori, 169 parlamentari, diverse realtà associative ed alcune organizzazioni politiche, oltre ad un numero crescente di municipalità (Licata, Monterotondo, Udine).
Attualmente in Parlamento risultano depositate più proposte per l’istituzione di un Reddito minimo o di cittadinanza, con lievi differenze a seconda dei proponenti. Si tratta di uno strumento che ha la finalità di assicurare ad ogni individuo una vita libera, autonoma e dignitosa.
Si rivolge a tutte le persone residenti in Italia che vivono con un reddito inferiore a 8000 euro annui, presentanti domanda al CIP e che, allo stesso tempo, si impegnano ad accettare proposte di lavoro in linea con la propria formazione, le esperienze passate o le competenze.
Consiste in un assegno mensile di 600 euro, rivalutato annualmente sulla base degli indici ISTAT, ed ha la finalità di favorire l’inserimento o il reinserimento attivo nel mondo del lavoro, offrendo tutela contro l’esclusione sociale.
Va concesso ai singoli individui e non alla famiglia, in quanto ha la finalità di garantire la libertà dei percorsi esistenziali delle persone, dando spinta ad un nuovo modello di welfare, con servizi di qualità e l’impegno delle istituzioni a tutti i livelli.
Quel che si chiede questa sera al Consiglio Comunale, unitamente ai destinatari in epigrafe dell’o.d.g., è di deliberare un’adesione, a nome del Comune di Palazzolo Acreide, all’appello per la calendarizzazione e, quindi, approvazione del provvedimento.
Tale adesione non ha costi per l’ente, chiamato comunque ad assumere l’impegno alla realizzazione sul territorio di azioni di promozione delle tematiche oggetto della campagna, quali legalità, lotta alla criminalità e promozione della coesione sociale, con il coinvolgimento di associazioni, comitati, sindacati e movimenti ed a pubblicizzare tale adesione sia sul sito istituzionale che attraverso i consueti canali di comunicazione.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015

Carnevale a progetto – Proposta/Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Oggetto: Carnevale a progetto – Proposta/Interrogazione
Solo fugaci riferimenti alla edizione di quest’anno. Un grande “no comment!” e il rinnovo di una proposta, preceduta da una breve premessa legata alla storia della manifestazione.
Uno studioso del Carnevale palazzolese conferma le origini remote della manifestazione, legata ad una antica e singolare processione durante la festa della Madonna Odigitria, nel corso della quale le “ntuppatedde”, donne mascherate e avvolte in ampi mantelli, “che - leggo - irrompevano in mezzo alla processione sconvolgendola con il loro procedere a passo di musiche trascinanti e a ritmi di danza”.
Ai primi del ‘900 le mani sapienti degli artigiani arricchirono la manifestazione con la realizzazione di pupi su carretti che percorrevano le vie della città - tutta in festa - quasi a significare che nessuno può restare indenne dall’allegria e dal divertimento, a conferma che la tradizione del carnevale itinerante risale nel tempo.
A partire dalla seconda metà del secolo scorso il Carnevale ebbe un periodo di particolare fulgore. Grazie ad un grande personaggio, animatore principe delle manifestazioni, estroso, geniale, imprevedibile, irriverente e senza freni nel prendere di mira personaggi locali: politici, clero, società civile.
Il maestro Turi Rizza, a cui questa città dovrebbe intitolare una via o largo o mirati convegni di studio nell’ambito del Carnevale. Personaggi ironici ed esilaranti, i suoi, in cui il nostro si calava da attore principale. La sua arte e la genialità innata trovavano sbocco nella costruzione di carri con allegoria sempre rinnovata e nella realizzazione di splendide maschere. Un traino per altre maestranze. Attorno a lui un nugolo di giovani allievi, coinvolti in scherzi, ma anche in sapienti insegnamenti nel lungo percorso di realizzazione delle opere.
Con Vincenzo Guglielmino, “u scinziatu”, si arriva a un Carnevale più moderno, pur legato rigidamente alla tradizione. Una tecnica più raffinata, maggiori proporzioni delle forme trattate, giochi e movimenti meccanici sempre più elaborati. Ricerca e trasposizione di altre esperienze. Il tutto realizzato con il prodotto di base, la cartapesta a coprire le strutture rigide e trasferito in mirabili carri incolonnati lungo il percorso cittadino.
Vero è che il Carnevale nel corso degli anni ha subito varie crisi, attribuibili a fattori diversi, non certo a carenza di maestria dei costruttori, fedeli nel trasmettere l’arte raffinata e nel mantenere viva e aggiornata la storia di un paese, da rinviare di generazione in generazione.
Il momento di crisi, a leggere la cronaca della storia recente, fu intuito dal suo predecessore che, giustamente, dichiarava la necessità di un Manager del turismo, a dirigere l’intero settore e, in questo, necessario a far risorgere il Carnevale in crisi.
Lungimiranza contro l’improvvisazione. Non se ne fece nulla, purtroppo!
Dalla premessa alla proposta.
Il programma elettorale di Cittadini attivi sosteneva una proposta per il Carnevale.
Una proposta da tempo agli atti di questo Comune, formalizzata anni fa da un gruppo politico che, per la verità, la riprendeva da un’idea espressa, durante un incontro con i carristi, dal precedente Sindaco, e poi, intelligentemente sviluppata dal gruppo.
La conferma, da parte nostra, è stata avanzata in questo Consiglio in più occasioni.
La premessa è quella di un intervento radicale, considerato il decadimento progressivo registrato da alcuni anni, consolidato dall’ultima edizione.
Un intervento che prenda atto delle macerie di un Carnevale, così com’è, improduttivo.
Un’inversione di rotta con una proposta innovativa, coraggiosa nel ripartire da zero, con l'obiettivo del ripristino e del mantenimento di tradizione e qualità.
Alla base della proposta il fattore umano, senza il quale si rende inutile qualsiasi progetto collettivo.
Un Carnevale di tutti, requisito per riacquisire e consolidare fiducia reciproca tra le parti: Amministrazione, carristi, commercianti, operatori turistici, forze politiche e sociali.
Per raggiungere tale obiettivo occorre, a nostro avviso, un progettista o un direttore artistico o un manager esperto e un comitato di varia estrazione impegnati a ridisegnare, con largo anticipo, il nuovo Carnevale. 
Sulla base del budget disponibile un Carnevale possibile, frutto di analisi e di valutazione dei dati in possesso, del contributo spontaneo dei tanti studiosi ed esperti che in paese non mancano e dell’esperienza acquisita dalle parti in anni di attività.
Cogliere con sapienza e rispetto quanto di positivo e di buono può essere tratto dal passato.
Scelto il tipo di Carnevale, occorre approntare un macro progetto, un contenitore, in cui collocare le attività migliori e funzionali del nostro Carnevale.
Un progetto rispettoso del budget a disposizione e che definisca gli obiettivi di qualità che, tramite esso, si devono chiedere e pretendere dai partecipanti alle varie attività.
Un progetto fatto con il contributo di idee d’esperienza e competenza, coerenti agli obiettivi qualitativi, la cui realizzazione sia tracciabile lungo tutto il suo iter, verificabile, in qualsiasi momento, in attuazione dei termini contrattuali, dall’Amministrazione o per suo conto dal direttore/progettista e dal Comitato.
Varie fasi di controllo e di verifiche ad avanzamento lavori. Singoli progetti (carri o gruppi mascherati, attività collaterali) lasciati ad iniziativa e fantasia degli operatori, ma seguiti, sostenuti ed indirizzati tecnicamente nell’ambito dei contenuti e limiti fissati del macro progetto.
Le parti sottoscriverebbero un vero e proprio contratto, come qualsiasi altro tra committente ed esecutore, con garanzie e rispetto di impegni, basati su reciproco rispetto. Tempi di esecuzione e spettanze economiche garantiti nei tempi previsti, nonché qualità e coinvolgimento pieno. Un numero di carri ben definito, tutti di qualità, non sottoposti per uno o due anni a concorso, col fine di ridare fiducia e stimoli ai costruttori, legati, nel caso, al solo rispetto degli impegni.
Raggiunto l'obiettivo, negli anni successivi, si possono percorrere altre strade, compreso quella del concorso.
La proposta rafforza i principi di qualità richiesti da un Carnevale storico, favorisce la trasparenza e la razionalità della spesa di denaro pubblico, soddisfa la normativa fiscale.
L’idea del manager del turismo è da riprendere, l’idea del direttore artistico può essere considerata una sua concreta derivazione ed una sua anticipazione.
La proposta, in conclusione, ha un percorso preciso: garanzia di qualità, spesa del denaro pubblico trasparente al massimo, coinvolgimento di quanti interessati con condivisione delle responsabilità. Niente può essere lasciato alla improvvisazione.
Il turismo rifugge dalla pratica dal last minute!
A fronte degli esiti della recente edizione del Carnevale e della necessità di favorire sul tema nuove forme di progettazione e di programmazione dell’evento,
si chiede alla S.V.
·      Se intende procedere, in tempo utile, (da subito, per il prossimo Carnevale) a gettare le basi per la rinascita del Carnevale Palazzolese;
·      Se, per tal fine, è sua intenzione aprire la collaborazione a tutta la cittadinanza, evitando pregiudizi legati alla appartenenza, nell’individuazione di soggetti capaci ed esperti in storia locale e tradizioni, in grado di consentire una svolta decisiva al nostro Carnevale;
·      Se, alla luce dei risultati, è favorevole a promuovere incontri con esperti, mirati all’esame delle proposte pervenute o da ricevere, con l’obiettivo di definire un macro progetto in cui sviluppare la forza delle esperienze positive della storia del Carnevale Palazzolese.
P.S.: La presente, volutamente, non vuole infierire sugli errori e sulle responsabilità legate agli stessi, tra cui quelle politiche che sono di sua competenza. Come le altre interrogazioni, intende porre una proposta con l’obiettivo dell’interesse generale, che ha bisogno solo della volontà politica per essere realizzata.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015

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Impianto biogas Timpa di Corvo (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: impianto biogas Timpa di Corvo
Al punto 8 del verbale di sopralluogo, effettuato dai Tecnici del Libero Consorzio Comunale, lo scorso settembre, presso la discarica dismessa di Timpa di Corvo, si legge: “la discarica è provvista di impianto per il convogliamento del biogas, impianto che alla data odierna (16/09/2014 n.d.r.) non è stato mai attivato”.
Nella documentazione intercorsa tra l’UTC e il X settore del Consorzi, fino all’ultima comunicazione in nostro possesso, datata 10 febbraio 2015, non si trova ulteriore traccia relativa all’impianto riscontrato in discarica.
Per questo motivo e per l’importanza e valore che un impianto di biogas riveste e può rivestire, considerato che, da quanto letto, si evince che l’impianto stesso è da ritenersi completo (si legge e s a t t a m e n t e la discarica è provvista), anche se, si specifica, “non è stato mai attivato”,
si chiede alla S. V. di dare formale riscontro ai seguenti interrogativi:
·      Quali le fonti di finanziamento dell’impianto;
·      Durata dei lavori di costruzione dell’impianto con inizio e fine, ditta titolare dei lavori, titolare del collaudo, riferimenti relativi ad eventuali osservazioni/contestazioni e quanto altro riferito all’iter di costruzione;
·      Motivi per i quali l’impianto non è stato mai attivato;
·      Quali effetti positivi o, eventualmente, negativi determinati dalla messa in funzione dell’impianto.
La presente richiesta viene rivolta garantendo la disponibilità alla collaborazione, affinché sia riscontrata ogni opportunità che determini l’uso ed il funzionamento dell’impianto.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Promozione attività agricola - Interrogazione/Proposta (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Promozione attività agricola - Interrogazione/Proposta
La presente, per dare un seguito compiuto ad un riferimento citato nella Sua relazione annuale e che, indubbiamente, se curato e seguito, può dare uno sviluppo diversificato all’attività agricola in termini di alla promozione e diffusione della produzione locale di qualità.
Cita la collaborazione con la Condotta Slow Food di Siracusa, con la sezione di Palazzolo e con ristoratori locali nella produzione di un opuscolo informativo sul tartufo ibleo, divulgato nel corso di un convegno sul tema tartuficoltura tenutosi presso la Casa Museo.
Tra gli invitati speciali alcuni “Professori delle Università degli studi di Catania e Palermo, interessati - si legge nella sua relazione - ad avviare un percorso di verifica in laboratorio sulle peculiarità, anche nutrizionali, di questa importante risorsa del territorio”.
Nell’ottica della promozione dei prodotti locali, la collaborazione e l’eventuale impegno economico per la partecipazione all’evento sono da ritenersi validi e costituiscono le basi di un investimento di sicura prospettiva economica per il paese.
Ciò premesso, considerato che il tartufo degli Iblei, - campanilisticamente chiamato, con vanto, di Palazzolo - è apprezzato oltre provincia e comincia ad avere rinomanza in ambito regionale, nelle sue due varietà più diffuse (bianchetto e scorzone),
si chiede alla S.V.
·      Se l’interesse espresso dai Professori universitari ha avuto un seguito dopo l’enunciazione di impegno, riferendo sui risultati eventualmente conseguiti e comunicati;
·      In caso negativo, se intende promuovere autonomamente uno studio in merito;
·      Se nell’ottica della sempre crescente diffusione del prodotto, apprezzato dalla ristorazione locale, nell’ambito della promozione turistica e della ricerca di nuove iniziative agricole, intende accettare la proposta di organizzare gli incontri necessari perché il tartufo possa essere un’alternativa alle tradizionali produzione agricole del territorio, complementare a quelle in atto praticate, in quanto occorrono parecchi anni per una produzione di tartufo intensiva;
·      Se, considerata la Sua personale esperienza lavorativa, possano esistere delle criticità che siano di impedimento all’avvio di una produzione a regime.

Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Organigramma Comunale - Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Organigramma Comunale - Interrogazione
Preso atto che l’organigramma del Comune, anni addietro, si è ampliato con la presa in carico sul bilancio comunale di ex articolisti e ASU;
constatato che la decisione assunta dall’Amministrazione Nigro, di fatto, determinò la rinuncia alla compartecipazione dei pagamenti da parte della Regione;
considerata la progressiva fuoriuscita per pensionamento di personale di ruolo, già avvenuta (v. Ufficio Turistico e Protocollo) ed in definizione nell’anno in corso e nel 2016, riguardante ruoli importanti negli uffici personale, servizi demografici, ragioneria, ufficio tecnico e acquedotto;
preso atto che nei casi di pensionamento già avvenuti l’Amministrazione Comunale non ha adottato il metodo del progressivo passaggio di consegne, trasferendo le funzioni al personale rimasto, preferendo accorparle, invece, alla responsabilità e competenza di altri uffici;
valutato che la progressiva fuoriuscita di altri dipendenti, in numero abbastanza considerevole e in settori ed uffici importanti, è tale da suscitare allarme concreto, superabile solo tramite una pianificazione attenta e con soluzioni appropriate, tali da consentire una attività ordinaria e lineare negli uffici;
tenendo conto della situazione odierna e delle prospettive e rivendicazioni future della fascia relativamente più giovane, costituita dagli ex LSU e dagli ASU,
considerato che non tutti svolgono attività lavorativa a tempo pieno (vittime, in questo caso, della mala politica e di favoritismi vari) e che per la loro fascia contrattuale (A e B) non potranno sostituire il personale via via in pensione, se non “abusivamente”, svolgendo lavori di cui sono capaci, ma dei quali non possono assumere la titolarità;
visto, infine, che l’Amministrazione Comunale ha superato, a quanto pare, i blocchi su nuove assunzioni, sottoscrivendo contratti a tempo determinato triennali in favore almeno di due unità, con una triplice serie di interrogativi per tipologia contrattuale;
Dipendenti di ruolo
Preso in considerazione l’organico attuale,
si interroga la S.V. per conoscere:
1.    Se l’Amministrazione Comunale ha programmato un piano di intervento che preveda la progressiva sostituzione del personale che andrà, a breve, in pensione;
2.    Se, nel merito, trattandosi di piccolo Comune, superando la logica dei livelli in uscita, intende affidarne i compiti e le responsabilità al restante personale in servizio, consentendo una crescita professionale e di merito e, ove possibile, avanzamento di carriera in presenza di requisiti ed esperienza certi;
3.    Se sono, ancora, reperibili risorse nel bilancio comunale, utili ad eventuali esigenze del ricambio o per completare gli orari al personale a tempo parziale
Dipendenti ex LSU e ASU
considerate le legittime aspettative degli ex LSU e ASU in forza al Comune;
rilevato il cospicuo numero di operatori a carico esclusivo del Comune stesso;
escluso che i dipendenti di ruolo in pensione possano essere sostituiti da dipendenti appartenenti a questa tipologia, per differenza di livello o comunque per status giuridico, se non per minima percentuale consentita da riserva in caso di riapertura di eventuali concorsi pubblici, quando e se potranno essere banditi;
si interroga la S.V. per conoscere:
1.  Se le casse comunali, dopo l’impegno assunto dal suo predecessore, sono in condizione di garantire certezza lavorativa e, conseguentemente, economica, a detti lavoratori ed alle loro famiglie;
2.  Se risponde al vero che le casse comunali non sono in grado di reggere il costo di tanti giovani diventati negli anni adulti e con famiglia (Chiarisca il dubbio che circola ed allontani i timori);
3.  Quali interventi ritiene attuabili, in prospettiva, per garantire tranquillità e serenità lavorativa a persone che per tanti anni sono state vittime di una precarietà voluta e sostenuta da una politica del lavoro ingiusta e, probabilmente, costituzionalmente illegittima.
Dipendenti a tempo determinato
Alla luce delle difficolta economiche e considerato il personale in servizio nelle due tipologie sopra evidenziate,
si interroga la S.V. per conoscere:
1.  Se in atto risulta assunto personale con contratto a tempo determinato e quale, nel caso, la necessità di provvedere con personale esterno;
2.  Quale il profilo lavorativo per l’attività richiesta in cui è impegnato il personale a tempo determinato e se il profilo stesso non era riscontrabile nell’ambito di competenze ed esperienze in capo al personale già in servizio;
3.  Come giustifica un’assunzione di lunga gittata con la presenza di personale a tempo parziale, legittimato al completamento dell’incarico fino al tempo pieno;
4.  Quali le competenze dei dipendenti a tempo determinato, per renderli esclusivi e senza concorrenza.
Si chiede risposta scritta.
P.S.: Con la presente, grazie alla formula dell’attività ispettiva, si conferma la volontà di porre, all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, problemi importanti di interesse collettivo, anche se apparentemente di settore, privilegiando in ogni caso l’interesse generale, con l’impegno di riservare e richiedere direttamente ai tecnici comunali la soluzione di problemi legati alla gestione ordinaria (es. tabelle, indicazioni varie, lampade di illuminazione e votive).
Ogni eventuale critica va intesa quale invito a percorrere le soluzioni e le scelte politiche più idonee ai singoli casi esposti e oggetto di chiarimenti.

Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Rete Metano - Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Rete Metano - Interrogazione
Premesso che il Comune i Palazzolo risulta ufficialmente dotato di rete per la fornitura di metano;
preso atto, tuttavia, che la rete del  servizio erogazione non è stata estesa a tutti i cittadini richiedenti e che le imprese locali non possono utilizzare una preziosa fonte energetica, alternativa a quelle più costose;
sollecitati da alcune famiglie che lamentano l’assenza, ad oggi, dell’allaccio alla rete stessa  e quindi prive della fornitura, nonostante abbiano avanzato regolare richiesta nei termini previsti;
considerato che il costo dell’allaccio non può e non deve gravare sui richiedenti, almeno per quanto attiene il tratto pubblico;
visto che il problema non emerge dalla lettura della sua relazione annuale;
si chiede alla S.V.,
·      Qual è lo stato dei fatti e la percentuale di copertura sul territorio urbano e periferico;
·      Quali iniziative ha preso per garantire il servizio e il rispetto degli impegni;
·      Quali e quanti solleciti ha rivolto alla ditta convenzionata, col fine di garantire il completamento del servizio;
·      Se intende chiedere chiarimenti alla ditta relativamente al non allaccio, soprattutto nel centro storico, in favore di alcune abitazioni poco distanti da altre regolarmente fornite;
·      Quali sono i tempi che l’Amministrazione Comunale prevede per il completamento della rete a favore di singoli richiedenti e delle aziende locali;
·      Se intende, con l’avallo di questo C.C., intimare termini perentori alla ditta sul rispetto dei termini ed impegni reciproci già in convenzione tra le parti.
Su quanto sopra, La si invita, infine, a fornire ai cittadini ogni utile informazione sui tempi e grado di completamento della rete, utilizzando ogni mezzo di comunicazione: stampa, avvisi, manifesti, volantini, ecc.
P.S.: Tramite la formula dell’attività ispettiva, si conferma la volontà di suggerire all’Amministrazione proposte concrete per il paese, ragionando su problemi di interesse generale, come quello appena citato, con l’impegno di riservare e richiedere direttamente ai tecnici comunali la soluzione di problemi legati alla gestione ordinaria (es. tabelle viarie, indicazioni varie, lampade di illuminazione, lampade votive). Ogni eventuale critica, va intesa quale invito a percorrere le soluzioni più idonee al caso esaminato.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Esperti esterni - Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Esperti esterni - Interrogazione
Per l'espletamento di attività connesse con le materie di sua competenza, il Sindaco può conferire incarichi a tempo determinato che non costituiscono rapporto di pubblico impiego, ad esperti estranei all'amministrazione (art. 23 dello Statuto Comunale)
Si interroga la S.V. per conoscere:
· Se nell’ambito delle materie di sua competenza, nell’arco di tempo dal 2013 ad oggi, ha dato incarico ad esperti esterni e, se sì, per quali esigenze;
· In caso affermativo, Le si chiede dettagliata relazione sull’attività professionale svolta dagli esperti, previa indicazione dei requisiti di alta professionalità in loro possesso.

Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Viabilità S. P. 23 (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Viabilità S. P. 23
Fermo restante l’impegno assunto, formalmente, dalla S.V. di azioni di protesta clamorose assieme ai residenti ed agli agricoltori interessati al ripristino della viabilità sulla S.P. 23, da alcuni anni chiusa ufficialmente al traffico
si chiede alla S.V. risposta formale per conoscere:
·      se ha rivolto formale sollecito al Dipartimento Regionale di Protezione Civile, per il ripristino urgente dalla provinciale, causa il progressivo deterioramento del tratto franato che, nonostante il divieto, viene transitato con estremo rischio;
·      se intende realmente procedere ad una vigorosa azione di protesta, rendendosi promotore della stessa, indicando i tempi, i modi ed i partecipanti.
Quanto sopra, a conferma della volontà propositiva dei richiedenti che, tramite l’attività ispettiva, intendono stimolare e suggerire proposte per il paese, ragionando su problemi di interesse generale, destinando al ruolo tecnico comunale la funzione di accogliere richieste relative a gestione ordinaria (es. tabelle, indicazioni varie, lampade di illuminazione e votive). Ogni eventuale critica è da considerare invito a ripercorrere le soluzioni più idonee
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Randagismo – Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Oggetto: Randagismo – Interrogazione
Facendo seguito a precedenti segnalazioni, tendenti a riportare ordine e sicurezza nel settore, nell’ottica di ottenere misure per arginare e controllare il fenomeno e la diffusione di cani randagi e senza rifuggire dalla loro protezione nei termini di legge,
si chiede alla S.V. formale risposta sui seguenti quesiti:
·         esiste un piano di censimento e quali, nel caso, le procedure adottate, al fine di renderle il più ampiamente conosciute?
·         si sta predisponendo una mappatura sul territorio urbano ed extraurbano di Palazzolo per procedere ai dovuti controlli?
·         ha applicato nel territorio comunale la disposizione del 2010 del  Prefetto di Siracusa che invitava tutti i Comuni, Palazzolo non escluso, a mettere in atto azioni concrete per favorire l’adozione a distanza dei cani randagi ed eventualmente la loro collocazione in altri rifugi?
·         quali i motivi che impediscono al Comune di optare in favore di una delega, per attuare le suddette azioni, ad associazioni che operano sul territorio e che hanno a cuore il fenomeno?
Nel merito di quanto appena richiesto, si chiede alla S.V. un riscontro formale, analitico e ben definito onde evitare ulteriori quesiti sul tema.
P. S.: Si conferma la volontà di suggerire all’Amministrazione, tramite l’attività ispettiva, proposte per il paese, su problemi di interesse generale, come quello appena citato, impegnandoci a voler riservare e richiedere direttamente ai tecnici comunali la soluzione di problemi legati alla gestione ordinaria (es. tabelle, indicazioni varie, lampade di illuminazione e votive). Ogni eventuale critica è da considerare come invito a ripercorrere le soluzioni più idonee.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Raccolta differenziata – Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Raccolta differenziata – Interrogazione
Sulla raccolta differenziata di cartoni, plastica, vetro e materiali commercialmente pregiati – intesa in questo Comune solo come “smaltimento disinteressato”, cioè senza guadagno - occorre richiedere dovuti chiarimenti.
Il Comune formalmente la realizza con convenzioni con ditta interessata, periodicamente rinnovate. Ditta fortemente interessata, è il caso di dire.
Incomprensibile ed inspiegabile il sistema di gestione della differenziata nel nostro Comune, in quanto non basta smaltire, cioè allontanare dall’abitato, materiale pregiato come cartone, alluminio, legno e plastica ed altri oggetti, erroneamente considerati semplici rifiuti e non ricchezza.
Non basta allontanarli dal nostro territorio. Almeno occorrerebbe sfruttare al massimo ogni opportunità di guadagno per le casse comunali e conseguenti agevolazioni per i cittadini conferenti.
A seguito di queste convenzioni/accordi con la ditta specializzata, rinnovati semestralmente, la stessa si impegna al ritiro in giornate prefissate.
Il Comune, a capire bene, paga il 50% del servizio, mentre il restante 50% è coperto dal guadagno che la ditta recupera dall’uso e riuso, è il caso dire, dei materiali, a nostro avviso, pregiati.
La gestione dopo la raccolta genera un indotto che porta lavoro e guadagno a ditte che operano in direzione del riuso e riciclaggio dei materiali ricevuti e, di conseguenza, genera guadagni certi e, probabilmente, non controllati, per la ditta convenzionata con il Comune.
In maniera lineare ed organizzata, partendo dalla differenziata, si mette in opera un commercio che produce ricchezza per tutti i componenti della catena, ad eccezione del nostro Comune.
Questo il frutto di un accordo sulla bontà del quale occorrerebbe riflettere, in funzione di un nuovo accordo che assegni al Comune di Palazzolo un ruolo attivo e non passivo come l’attuale.
Il Comune, infatti, gestisce la differenziata come cosa non propria. Di conseguenza:
NON PASSA DAL BILANCIO COMUNALE!!!
Non trovano evidenza, nel bilancio comunale, le fonti di introito legate alla differenziata.
Restano racchiuse in oscure, anche se formali, convenzioni, sottoscritte in forma associata e rinnovate a scadenze periodiche.
In tempi di tagli sempre più incisivi e di ricerca di fondi per servizi essenziali, sempre più carenti, è impensabile che tanta e tale potenziale ricchezza escluda il Comune da un diretto giovamento.
Non ci si può limitare ad una semplice compensazione dei costi. Il guadagno, che sembra incontrollato nei limiti, è della sola ditta convenzionata e delle sue appendici.
Sembra il perpetrarsi, anche se in forma associata, di una FORMA ANTIQUATA DI BARATTO.
A chi giova questo sistema? A chi ha giovato all’atto della sottoscrizione della convenzione?
La svendita - tale è - di materiale pregiato fa pensare realmente al baratto.
Cosa ha ottenuto il Comune in cambio? Posti di lavoro?
Se sì, è un bene, per qualcuno; in ogni caso non per i cittadini palazzolesi, condannati a subire crescenti percentuali di tassazione sui rifiuti.
Per quanto sopra,
si chiede alla S.V.
quali i tempi per chiudere questa catena assurda di rinnovi senza variare le condizioni originarie in favore del Comune;
quali i motivi che impediscono all’Amministrazione di inserire in bilancio risorse fonti di guadagno;
se intende seguire l’esempio di Comuni virtuosi come Zafferana Etnea, quale esempio mirabile su quello che la differenziata può rendere, se saggiamente e disinteressatamente gestita;
se è Sua intenzione promuovere un gemellaggio col suddetto Comune, in prospettiva Rifiuti Zero entro il 2020, o, quantomeno, un incontro con i suoi Amministratori sull’esperienza di sviluppo a carico della raccolta differenziata.
SI CHIEDE RISPOSTA SCRITTA.
P.S.: Tramite la formula dell’attività ispettiva, si conferma la volontà di suggerire all’Amministrazione proposte concrete per il paese, ragionando su problemi di interesse generale, come quello appena citato, impegnandoci a voler riservare e richiedere direttamente ai tecnici comunali la soluzione di problemi legati alla gestione ordinaria (es. tabelle, indicazioni varie, lampade di illuminazione e votive!).
Ogni nostra eventuale critica, è da considerare, esclusivamente, come invito a ripercorrere le soluzioni più idonee, come nel caso esaminato.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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Richiesta Commissione di indagine ed inchiesta su alienazioni e valorizzazioni immobiliari – Art. 17 Statuto Comunale – Commissioni Consiliari straordinarie, temporanee e speciali (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Presidente del Consiglio Comunale
 del Comune di
Palazzolo Acreide
E P. C. Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Richiesta Commissione di indagine ed inchiesta su alienazioni e valorizzazioni immobiliari – Art. 17 Statuto Comunale – Commissioni Consiliari straordinarie, temporanee e speciali
Ai sensi dell’art. in oggetto si chiede alla S.V. di sottoporre a deliberazione del Consiglio la proposta di istituzione di una Commissione di indagine ed inchiesta su tutte le alienazioni di immobili e terreni di cui alle delibere C.C. n.52/2013, n. 45/2014 ed altre precedenti attinenti alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
La Commissione speciale, temporanea e straordinaria, dovrà funzionare nei limiti di tempo e di intervento fissati dal Consiglio stesso e dovrà presentare, allo stesso, apposita relazione del Presidente ed eventuale relazione di minoranza.
Per quanto riguarda gli oneri economici legati alle sedute, i sottoscrittori della presente dichiarano, sin d’ora, di rinunciare ad eventuali compensi o gettoni, se spettanti.
La richiesta in oggetto è ritenuta urgente, per cui si chiede di inserirla all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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