Vorrei ringraziare ed elogiare i componenti della I Commissione e
l’Assessore al ramo.
Si può dire che le discussioni sullo Statuto, all’interno delle varie
sedute di Commissione sul regolamento, siano state discussioni “vere”, nel
senso che pur partendo da posizioni quasi antitetiche, attraverso il dialogo,
l’approfondimento del singolo punto, si è riusciti a raggiungere un risultato
che ha convinto tutti, pienamente.
L’organo che ci si appresta ad approvare, in sostituzione di quello
precedente, riporta alcune novità.
Viene consentita la partecipazione ai giovani non residenti che hanno i
propri interessi nella nostra comunità e a coloro che, pur non rientrando nella
fascia d’età stabilita (16-30 anni), vogliono dare un contributo, pur senza
avere diritto di voto. Entrambe erano prassi implicite, nel recente passato,
oggi sono addirittura previste ufficialmente.
Inoltre è cambiato il meccanismo di elezione degli organi di Presidenza,
con l’elezione di cinque componenti che, in un secondo momento, andranno ad
eleggere collegialmente i vari ruoli.
La Consulta è già stata un’esperienza formativa per diversi giovani,
alcuni dei quali hanno partecipato alle ultime competizioni amministrative,
altri che addirittura siedono in questo Consiglio, come il Consigliere Russo e
il sottoscritto.
È un organo che consente sì l’avvicinamento al mondo della politica, ma
che aiuta anche a comprendere meglio il funzionamento della macchina
Amministrativa, come la nascita delle Delibere, i procedimenti di finanziamento
e le liquidazioni.
Lo spirito con cui abbiamo lavorato sullo Statuto è stato quello di far
sì che la si potesse trasformare in uno strumento utile, non solo per
coinvolgere le varie organizzazioni a partecipare ai progetti, ma anche per farle
diventare gli attori della Consulta stessa.
Ogni organizzazione del territorio avrà la possibilità di proporre un
giovane a rappresentarla e su cui l’organizzazione stessa spenderà il proprio
nome. Vorremmo che l’organo divenisse lo strumento con cui le organizzazioni
possano realizzare i propri progetti, a finalità giovanile, difficilmente
realizzabili in altro modo.
La Consulta dovrà essere anche formativa per i giovani partecipanti, renderli
consapevoli della realtà che li circonda e dei suoi problemi, consentendogli
anche quella maturazione che li trasformi in una nuova classe dirigente che,
magari, potremo anche ritrovare in questo Consiglio, prima o poi.
Per questo chiedo all’Amministrazione e all’intero Consiglio, che sin da
domani ci si adoperi per promuoverla nel miglior modo possibile, partecipando
ad Assemblee di Istituto nelle scuole, invitando le Associazioni locali,
approfittando anche del registro appena approvato, coinvolgendo le parrocchie,
realtà storicamente protagoniste nella nostra comunità.