lunedì 20 ottobre 2014

Carnevale Palazzolese

Rifondare e rigenerare il Carnevale, uno dei più antichi di Sicilia, senza smarrire la tradizione e con un’alta qualità che si auspica accompagni sempre l’impegno e il lavoro di tutti gli attori della manifestazione.

La proposta di Cittadini Attivi è quella del programma elettorale grazie al quale siamo stati eletti.
Un Carnevale senza concorso per alcuni anni, con la sottoscrizione di veri e propri contratti, proporzionali al budget disponibile, tra Comune e carristi e gruppi in maschera, basato su un macro-progetto di qualità.

Da un lato l’impegno a realizzare un certo numero di carri secondo la miglior tradizione e con regole certe concordate in partenza, da sottoporre controlli in itinere da parte dell’ente su conformità e qualità tra progetti e opere in via di realizzazione; dall’altro la certezza di aver contribuito alla ricostruzione di una manifestazione storica ormai in declino da tempo, dietro un immediato riscontro economico per i carristi e i gruppi in maschera per le opere realizzate secondo il contratto.

La nostra proposta, ripresa ancora una volta, non è mai stata presa in considerazione, né contestata dagli amministratori. Piuttosto la decisione assunta in Consiglio va verso la direzione contraria, cioè quella di sancire la fine del tradizionale Carnevale Palazzolese.

Occorre, inoltre, chiarire un altro aspetto.

La commissione per il Carnevale è nata con Determina Sindacale (la n. 10 del 24 marzo 2014) ed esprime la scelta personale dei componenti da parte del Sindaco, senza consultare i gruppi e altri cittadini eventualmente interessati, probabilmente all’interno di un chiaro disegno politico.

Il Sindaco, abituato a gestire il Consiglio a colpi di maggioranza, in rispetto a precisi “ordini di scuderia”, è riuscito a far passare la proposta della commissione dallo stesso nominata.

In contestazione all’atteggiamento monocratico del Sindaco e della sua maggioranza, perpetrato durante l’intera seduta, al momento della discussione sul Carnevale, il sottoscritto e il consigliere Cappellani si sono assentati dall’aula.

La proposta di Cittadini attivi per Palazzolo

La proposta dell'Amministrazione Comunale

venerdì 17 ottobre 2014

Dichiarazione di voto su proposta di regolamento per le riprese audiovisive (16 ottobre 2014)

Oggetto: dichiarazione di voto su proposta di regolamento per le riprese audiovisive
È con rammarico e delusione che stasera ci troviamo ad affrontare un argomento delicato, a cui il gruppo “Cittadini attivi per Palazzolo” ha, più volte, dimostrato di tenere particolarmente, ovvero quello della regolamentazione del servizio per le riprese audiovisive.
Ne discutiamo con rammarico perché, come già affermato in Prima Commissione, l’auspicio era quello di poter avere la possibilità di affrontare questo tema in modo più sereno e ragionato, con la tempistica necessaria ad una valutazione approfondita.
Una valutazione non certo semplificata dal mancato coinvolgimento, all’interno della seduta di Commissione, di un funzionario comunale competente a dirimere eventuali dubbi normativi, nonostante il gruppo ne avesse fatto esplicita richiesta.
Durante la seduta sono state evidenziate varie carenze, quasi tutte giustificate grazie al rimando, per le disposizioni mancanti, al “Codice in materia di protezione dei dati personali.
Eppure è stato fatto notare che per evitare interpretazioni occasionali e personali, per un qualsiasi regolamento, è sempre preferibile che ci siano disposizioni chiare e non equivocabili. Meglio una disposizione menzionata più volte che una sottintesa!
Ne discutiamo, come già detto, anche con delusione. Una delusione scaturita dall’ennesima prova di forza esercitata da chi gestisce questo Consiglio.
Il regolamento è stato proposto alla Commissione quando era già nota la data della sua trattazione nel Consiglio odierno, paventando l’impossibilità di rinvii e proroghe, liquidando, di fatto, l’argomento, su cui si è discusso e litigato anche troppo nell’ultimo anno e mezzo, in appena un paio di giorni.
La delusione si tramuta in sdegno quando si riflette sul modo in cui viene, ancora una volta, mortificato il ruolo delle Commissioni Consiliari.
Si tratta di un organo regolamentare, chiamato ad esprimere pareri, pur non vincolanti, ma sicuramente indicativi, sugli argomenti da proporre alla trattazione negli ordini del giorno dei Consigli Comunali, in modo da rendere più agevole e, ove possibile condivisa, la discussione in aula.
Invece, per chi gestisce questo Consiglio Comunale, spesso in modo tutt’altro che imparziale, le Commissioni sembrano essere quasi un passaggio ininfluente e forse inutile, al punto da portare a chiedersi come mai non ne viene proposta addirittura la loro soppressione.
Le Commissioni hanno dei costi per la collettività, se le si ritiene inutili, allora tanto vale fare un dono ai cittadini e risparmiare sui gettoni di presenza e le spese accessorie che esse comportano.
Commissioni che ad oggi, vale la pena ricordarlo, sono presiedute, per palese scelta politica, da esponenti della maggioranza, a dimostrazione del fatto che le aperture che questa Amministrazione professa sin dal suo insediamento, sono sempre e solo state di facciata.
Riguardo al Regolamento in oggetto, si riscontrano molta confusione e parecchie lacune su vari punti.
Ad esempio, non risultano ben definiti le modalità e responsabilità per il trattamento dei dati e la localizzazione prevista, anche per ragioni fiscali, per gli enti terzi chiamati ad offrire il servizio all’esterno. Non si citano le opzioni per eventuali trattamenti economici e si riscontra l’assenza di requisiti minimi, anche di professionalità ed esperienza, per eventuali soggetti esterni.
Tutte qualità fondamentali per garantire una certa qualità ed equità del servizio e a rispettare, quindi, le premesse del Regolamento stesso.
Allo stesso modo, non si tiene conto dell’importanza di una registrazione del Consiglio nella sua totalità, preventivandone anche una parziale, che può essere, di fatto, soggetta a reinterpretazioni da chi la visiona separatamente dal resto. Così come non si disciplinano in modo chiaro le modalità di diffusione dell’elaborato.
Manca del tutto un riferimento alla proprietà delle immagini elaborate. Esse dovrebbero, di norma, costituire un patrimonio di questo Comune, in quanto divenire parte di un archivio storico degli atti comunali, così come lo sono già oggi i verbali delle sedute consiliari, a disposizione di eventuali verifiche, per attività amministrativa, ispettiva e anche giudiziaria.
Infine, sembra che la possibilità di trasmissione presso il Sito istituzionale e la gestione interna da parte del Comune del suddetto servizio, siano da considerarsi come eventualità di secondo piano. Sono previste sì, ma non in modo prioritario o privilegiato.
Eppure si riscontrano, in altri Comuni sicuramente più lungimiranti, casi di investimenti in impianti di videoregistrazione, che consentano l’utilizzo della Sala Consiliare non solo per le riprese di ogni Consiglio, ma anche per il suo stesso sfruttamento per eventi di altra natura. È poi lo stesso Comune a concedere l’uso delle immagini agli organi di stampa televisiva per necessità di cronaca.
Forse non si può pretendere che questa Amministrazione sia lungimirante, ma almeno ragionevole.
Pertanto si rinnova la richiesta già avanzata in Prima Commissione, ovvero di rinviare l’approvazione del Regolamento.
Al fine di evitare l’eventuale l’approvazione di norme non conformi alle disposizioni di legge o di regolamentazioni incomplete e carenti, il Gruppo ha già chiesto parere urgente, sul presente Regolamento, all’Ordine dei Giornalisti Sicilia e all’Assostampa Sicilia ed è tuttora in attesa di riscontro.
La richiesta è quella di attendere, per l’approvazione del Regolamento, il pervenire degli esiti attesi, invitando il Segretario Comunale, nel frattempo, a richiedere analogo parere all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
Il Regolamento attuale dà l’impressione di essere stato realizzato ad hoc, per giustificare quella che in questo Comune è stata sinora una prassi, capace di suscitare il sospetto di non troppo velate logiche clientelari e di parzialità dei servizi proposti.
Le ambiguità riguardo all’attribuzione delle responsabilità per il trattamento dei dati e la mancata garanzia, per gli interessati a cui gli stessi dati si riferiscono, della possibilità di rivalersi per ogni singolo, eventuale, caso di abusi, soprattutto verso enti terzi affidatari del servizio, cui non viene richiesto alcun requisito professionale, né tantomeno alcun vincolo giurisdizionale al territorio italiano, portano alla naturale conseguenza di considerare ogni responsabilità a carico di chi è chiamato a mantenere l’ordine e il decoro, in modo imparziale, del Consiglio Comunale, ovvero al Presidente del Consiglio e a chi dovesse consentire l’approvazione del Regolamento stesso.
Palazzolo Acreide, 16 ottobre 2014

I Consiglieri

Oggetto: sospensione del procedimento sanzionatorio per mancato pagamento TASI (16 ottobre 2014)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Al Presidente del Consiglio
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: sospensione del procedimento sanzionatorio per mancato pagamento TASI
Considerate:
-       l’attuale stato di crisi economica, a cui sicuramente non può essere sottratta anche la nostra comunità;
-       le difficoltà evidenziate da molti cittadini nel rispettare la scadenza prefissata del 16 ottobre 2014 per il pagamento della prima rata della Tassa sui Servizi Indivisibili;
-       le problematicità evidenziate da alcuni patronati locali nell’assistere un cospicuo e probabilmente imprevisto numero di cittadini, soprattutto al seguito del cambio di normative riguardo ai modelli F24, in vigore dal 1 ottobre 2014, che impone ai privati il passaggio da intermediari.
Riconosciuta l’impossibilità di posticipare ulteriormente la scadenza del 16 ottobre 2014, deliberata da questo Consiglio con Regolamento analogo, senza provvedere alla comunque tardiva e, probabilmente impropria, variazione dello stesso;
Con le finalità di:
-       consentire un pagamento a più ampio respiro da parte dei cittadini in attesa di liquidità, prevista con l’arrivo degli stipendi e il pagamento delle pensioni mensili;
-       consentire agli stessi patronati la possibilità di assisterli in modo più approfondito e continuo.
Si chiede alle S. V.
Di differire l’applicazione dei procedimenti sanzionatori, per i cittadini che pagheranno l’imposta oltre la scadenza prevista del 16 ottobre 2014, ad una data non antecedente al 31 ottobre 2014.
Intendendo il provvedimento come comprensivo della situazione di grave crisi in cui imperversano diverse famiglie e imprese palazzolesi, a facilitare il lavoro degli intermediari che li assistono e volto a favorire anche la minor percentuale insolvenza possibile, si auspica il raccoglimento della proposta da parte dell’Amministrazione Comunale, già in data odierna.
Palazzolo Acreide, 16 ottobre 2014
I Consiglieri