All’ordine del
giorno la richiesta di una commissione d’inchiesta per una vicenda risalente a
15 anni fa.
La vicenda di
un ragazzo che aveva l’ambizione di fare l’avvocato e che si trovava a svolgere
il servizio di leva obbligatorio, che all’epoca era inteso come ulteriore
attività formativa.
Poi è avvenuta
la tragedia, si dice per ragioni riconducibili ad atti di nonnismo,
accompagnata da tanta omertà.
Questa vicenda,
come, con le dovute differenze, quella del caso Cucchi, purtroppo lascia
intendere che lo Stato non sempre è capace o non sempre vuole ricercare e
scoprire la verità.
L’esistenza di
comitati e di gruppi Facebook che chiedono verità e giustizia, che lanciano
iniziative come questo odg e quelle del mail bombing ai deputati, dimostrano
che, dopo 15 anni, il dolore è ancora forte e che la rabbia brucia ancora.
Ed è per questo
che il nostro voto non può che essere favorevole.
Tra l’altro,
l’istituzione della commissione d’inchiesta potrebbe essere un segnale, in
grado di contribuire a far acquisire ai cittadini una rinnovata fiducia nello
Stato e nelle istituzioni, anche alla luce delle recenti vicende verificatesi a
Roma, con le cariche agli operai dell’AST di Terni da parte delle forze
dell’ordine, semplici esecutrici, a loro volta, di ordini venuti dall'alto e
che si sono rivelati evidentemente sbagliati.
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