sabato 2 maggio 2015

Raccolta differenziata – Interrogazione (dal Consiglio Comunale del 30 aprile 2015)

Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo Acreide
Oggetto: Raccolta differenziata – Interrogazione
Sulla raccolta differenziata di cartoni, plastica, vetro e materiali commercialmente pregiati – intesa in questo Comune solo come “smaltimento disinteressato”, cioè senza guadagno - occorre richiedere dovuti chiarimenti.
Il Comune formalmente la realizza con convenzioni con ditta interessata, periodicamente rinnovate. Ditta fortemente interessata, è il caso di dire.
Incomprensibile ed inspiegabile il sistema di gestione della differenziata nel nostro Comune, in quanto non basta smaltire, cioè allontanare dall’abitato, materiale pregiato come cartone, alluminio, legno e plastica ed altri oggetti, erroneamente considerati semplici rifiuti e non ricchezza.
Non basta allontanarli dal nostro territorio. Almeno occorrerebbe sfruttare al massimo ogni opportunità di guadagno per le casse comunali e conseguenti agevolazioni per i cittadini conferenti.
A seguito di queste convenzioni/accordi con la ditta specializzata, rinnovati semestralmente, la stessa si impegna al ritiro in giornate prefissate.
Il Comune, a capire bene, paga il 50% del servizio, mentre il restante 50% è coperto dal guadagno che la ditta recupera dall’uso e riuso, è il caso dire, dei materiali, a nostro avviso, pregiati.
La gestione dopo la raccolta genera un indotto che porta lavoro e guadagno a ditte che operano in direzione del riuso e riciclaggio dei materiali ricevuti e, di conseguenza, genera guadagni certi e, probabilmente, non controllati, per la ditta convenzionata con il Comune.
In maniera lineare ed organizzata, partendo dalla differenziata, si mette in opera un commercio che produce ricchezza per tutti i componenti della catena, ad eccezione del nostro Comune.
Questo il frutto di un accordo sulla bontà del quale occorrerebbe riflettere, in funzione di un nuovo accordo che assegni al Comune di Palazzolo un ruolo attivo e non passivo come l’attuale.
Il Comune, infatti, gestisce la differenziata come cosa non propria. Di conseguenza:
NON PASSA DAL BILANCIO COMUNALE!!!
Non trovano evidenza, nel bilancio comunale, le fonti di introito legate alla differenziata.
Restano racchiuse in oscure, anche se formali, convenzioni, sottoscritte in forma associata e rinnovate a scadenze periodiche.
In tempi di tagli sempre più incisivi e di ricerca di fondi per servizi essenziali, sempre più carenti, è impensabile che tanta e tale potenziale ricchezza escluda il Comune da un diretto giovamento.
Non ci si può limitare ad una semplice compensazione dei costi. Il guadagno, che sembra incontrollato nei limiti, è della sola ditta convenzionata e delle sue appendici.
Sembra il perpetrarsi, anche se in forma associata, di una FORMA ANTIQUATA DI BARATTO.
A chi giova questo sistema? A chi ha giovato all’atto della sottoscrizione della convenzione?
La svendita - tale è - di materiale pregiato fa pensare realmente al baratto.
Cosa ha ottenuto il Comune in cambio? Posti di lavoro?
Se sì, è un bene, per qualcuno; in ogni caso non per i cittadini palazzolesi, condannati a subire crescenti percentuali di tassazione sui rifiuti.
Per quanto sopra,
si chiede alla S.V.
quali i tempi per chiudere questa catena assurda di rinnovi senza variare le condizioni originarie in favore del Comune;
quali i motivi che impediscono all’Amministrazione di inserire in bilancio risorse fonti di guadagno;
se intende seguire l’esempio di Comuni virtuosi come Zafferana Etnea, quale esempio mirabile su quello che la differenziata può rendere, se saggiamente e disinteressatamente gestita;
se è Sua intenzione promuovere un gemellaggio col suddetto Comune, in prospettiva Rifiuti Zero entro il 2020, o, quantomeno, un incontro con i suoi Amministratori sull’esperienza di sviluppo a carico della raccolta differenziata.
SI CHIEDE RISPOSTA SCRITTA.
P.S.: Tramite la formula dell’attività ispettiva, si conferma la volontà di suggerire all’Amministrazione proposte concrete per il paese, ragionando su problemi di interesse generale, come quello appena citato, impegnandoci a voler riservare e richiedere direttamente ai tecnici comunali la soluzione di problemi legati alla gestione ordinaria (es. tabelle, indicazioni varie, lampade di illuminazione e votive!).
Ogni nostra eventuale critica, è da considerare, esclusivamente, come invito a ripercorrere le soluzioni più idonee, come nel caso esaminato.
Palazzolo Acreide, 30 aprile 2015
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