Al Sindaco
del Comune di
Palazzolo
Acreide
Oggetto: Raccolta
differenziata – Interrogazione
Sulla
raccolta differenziata di cartoni, plastica, vetro e materiali commercialmente
pregiati – intesa in questo Comune solo come “smaltimento disinteressato”, cioè
senza guadagno - occorre richiedere dovuti chiarimenti.
Il
Comune formalmente la realizza con convenzioni con ditta interessata,
periodicamente rinnovate. Ditta fortemente interessata, è il caso di dire.
Incomprensibile
ed inspiegabile il sistema di gestione della differenziata nel nostro Comune,
in quanto non basta smaltire, cioè allontanare dall’abitato, materiale pregiato
come cartone, alluminio, legno e plastica ed altri oggetti, erroneamente considerati
semplici rifiuti e non ricchezza.
Non
basta allontanarli dal nostro territorio. Almeno occorrerebbe sfruttare al
massimo ogni opportunità di guadagno per le casse comunali e conseguenti agevolazioni
per i cittadini conferenti.
A
seguito di queste convenzioni/accordi con la ditta specializzata, rinnovati
semestralmente, la stessa si impegna al ritiro in giornate prefissate.
Il
Comune, a capire bene, paga il 50% del servizio, mentre il restante 50% è
coperto dal guadagno che la ditta recupera dall’uso e riuso, è il caso dire,
dei materiali, a nostro avviso, pregiati.
La
gestione dopo la raccolta genera un indotto che porta lavoro e guadagno a ditte
che operano in direzione del riuso e riciclaggio dei materiali ricevuti e, di
conseguenza, genera guadagni certi e, probabilmente, non controllati, per la
ditta convenzionata con il Comune.
In
maniera lineare ed organizzata, partendo dalla differenziata, si mette in opera
un commercio che produce ricchezza per tutti i componenti della catena, ad
eccezione del nostro Comune.
Questo
il frutto di un accordo sulla bontà del quale occorrerebbe riflettere, in
funzione di un nuovo accordo che assegni al Comune di Palazzolo un ruolo attivo
e non passivo come l’attuale.
Il
Comune, infatti, gestisce la differenziata come cosa non propria. Di
conseguenza:
NON
PASSA DAL BILANCIO COMUNALE!!!
Non
trovano evidenza, nel bilancio comunale, le fonti di introito legate alla
differenziata.
Restano
racchiuse in oscure, anche se formali, convenzioni, sottoscritte in forma
associata e rinnovate a scadenze periodiche.
In
tempi di tagli sempre più incisivi e di ricerca di fondi per servizi
essenziali, sempre più carenti, è impensabile che tanta e tale potenziale
ricchezza escluda il Comune da un diretto giovamento.
Non
ci si può limitare ad una semplice compensazione dei costi. Il guadagno, che sembra
incontrollato nei limiti, è della sola ditta convenzionata e delle sue
appendici.
Sembra
il perpetrarsi, anche se in forma associata, di una FORMA ANTIQUATA DI BARATTO.
A
chi giova questo sistema? A chi ha giovato all’atto della sottoscrizione della
convenzione?
La
svendita - tale è - di materiale pregiato fa pensare realmente al baratto.
Cosa
ha ottenuto il Comune in cambio? Posti di lavoro?
Se
sì, è un bene, per qualcuno; in ogni caso non per i cittadini palazzolesi,
condannati a subire crescenti percentuali di tassazione sui rifiuti.
Per quanto sopra,
si chiede alla S.V.
• quali i tempi per chiudere questa catena assurda di rinnovi senza
variare le condizioni originarie in favore del Comune;
• quali i motivi che impediscono all’Amministrazione di inserire in
bilancio risorse fonti di guadagno;
• se intende seguire l’esempio di Comuni virtuosi come Zafferana Etnea,
quale esempio mirabile su quello che la differenziata può rendere, se
saggiamente e disinteressatamente gestita;
• se è Sua intenzione promuovere un gemellaggio col suddetto Comune, in
prospettiva Rifiuti Zero entro il 2020, o, quantomeno, un incontro con i suoi
Amministratori sull’esperienza di sviluppo a carico della raccolta
differenziata.
SI CHIEDE RISPOSTA SCRITTA.
P.S.: Tramite la formula
dell’attività ispettiva, si conferma la volontà di suggerire all’Amministrazione
proposte concrete per il paese, ragionando su problemi di interesse generale, come
quello appena citato, impegnandoci a voler riservare e richiedere direttamente
ai tecnici comunali la soluzione di problemi legati alla gestione ordinaria
(es. tabelle, indicazioni varie, lampade di illuminazione e votive!).
Ogni nostra eventuale critica,
è da considerare, esclusivamente, come invito a ripercorrere le soluzioni più
idonee, come nel caso esaminato.
Palazzolo Acreide, 30 aprile
2015
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